MODA AGRICOLA
Come facevano gli antichi a vestirsi? Cosa indossavano? Come realizzavano i materiali, filati e tessuti necessari? Delle parole nelle precedenti domande, quella più importante è proprio “necessari”. Alla base di ogni processo virtuoso ed equilibrato vi è esattamente il concetto di necessità, la quale genera una risposta creativa e produttiva reale, non una visione consumistica, che è infatti tra le principali cause delle problematiche legate alla tossicità del sistema moda attuale. E il consumismo si trascina dietro conseguenze ben più ampie rispetto all’uso spasmodico psicologicamente indotto nel cliente, tipico del fast fashion: maggiore consumo vuol dire anche maggiore utilizzo di materiali più veloci da produrre e meno costosi, come quelli sintetici, di tinture e trattamenti generalmente poco naturali, sovrapproduzione di capi di abbigliamento che restano come veri e propri rifiuti tossici non facilmente smaltibili e non in ultimo lo sfruttamento del lavoro degli operai, in aziende lontane e poco controllate dove la sostenibilità etica non è una priorità.
Per Nanaleo la moda può essere esclusivamente sostenibile, quindi rispettosa del pianeta e delle leggi che lo mantengono sano, compresa la salute degli individui che prendono parte ai processi produttivi sia come attori che come fruitori dei prodotti stessi. Pertanto le possibilità tecniche del tessile e della confezione dell’abbigliamento, certamente evolute rispetto a quelle del passato, devono guardare verso soluzioni ecosostenibili, che hanno origine nelle tradizioni più antiche.
È per questo che Nanaleo ha dato vita al progetto MODA AGRICOLA, unendo due ambiti fino a poco tempo fa ritenuti privi di collegamento anche nell’immaginario collettivo, testando un’alternativa del tutto naturale al processo produttivo della moda e una diversificazione dei prodotti agricoli, come accadeva ancora in Italia fino a più di mezzo secolo fa. Utilizzare lino, canapa, ginestra, ortica, lana, seta, cotone e i tanti altri materiali naturali, tinti con coloranti vegetali o quantomeno ecologici, consente di creare capi di abbigliamento biodegradabili e addirittura compostabili. Ristabilire le filiere del lino, della canapa, della ginestra sui nostri territori vuol dire diversificare il prodotto agricolo, e realizzare davvero il “fatto in italia”.
Inoltre l’utilizzo di materiali naturali, che sono anche naturalmente termici, la canapa prima fra tutti, porta NANALEO a creare le sue collezioni ALL SEASONS, quindi “tutte le stagioni”, a sottolineare il potenziale utilizzo di uno stesso capo di abbigliamento in differenti periodi dell’anno e in diversi luoghi con temperature differenti.